Niente da fare a Bologna: ritorniamo a Brescia con una sconfitta
Una metà di gara segnata dalla sterilità offensiva, compromette una prestazione, comunque, da non buttare via: a Bologna, nel decimo turno di A2 maschile, il Brescia Waterpolo cede per 6 a 4 (1-0, 1-0, 4-1, 0-3, i parziali) davanti al President. Contro la quinta forza del campionato, la squadra di Aldo Sussarello, fin dalle prime azioni, trova la giusta misura per contenere gli attacchi di un team solido per esperienza e qualità nelle varie zone del campo, ma, sotto la porta difesa da un Aleksic in grande condizione, troppo a lungo non riesce a concretizzare il volume di lavoro prodotto.
Dei sei gol al passivo dei biancazzurri, tre arrivano in inferiorità, un dato che, di per sé, potrebbe avere un significato positivo: peccato, però, che Zugni e compagni comincino a centrare il bersaglio solamente a un minuto e dieci dalla fine della terza frazione. Una volta rotto il ghiaccio, il sette bresciano prende fiducia ma le qualità dei padroni di casa (in particolare, quelle dell’estremo difensore) impediscono il realizzarsi della rimonta.
«La partenza con un attacco completamente bloccato – dice il tecnico Sussarello – ha finito per condizionare il match: non vedevamo la porta e questo, va detto, anche perché avevamo di fronte una difesa molto buona, a partire dal portiere. Quando ci siamo sbloccati in avanti, eravamo sotto di cinque e, contro un avversario così, è dura recuperare. Oltre ad avere qualità, Bologna è una squadra molto fisica e, con un arbitraggio piuttosto permissivo, abbiamo anche un po’ pagato la nostra giovane età. Comunque, la nostra tenuta difensiva è senz’altro una delle note positive della giornata: concedere solo sei reti a un team come il President, è un buon segnale».