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Brescia Waterpolo: il bilancio di metà stagione del Presidente Gianluca Fiorese

Si sa, le sensazioni che affiorano al momento dei tanto temuti bilanci nel mondo dello sport sono sempre contrastanti: da una parte c’è spesso un pizzico di amaro in bocca per quello che non è andato per il verso giusto, dall’altra rimane salda la fiducia di poter assistere a una conferma di quanto, invece, procede al meglio o a una inversione di tendenza per tutto il resto.

 

Sentimenti contrastanti che non hanno risparmiato nemmeno il nostro Presidente, Gianluca Fiorese, che abbiamo intervistato per un primo punto della situazione sulla stagione 2016/2017.

 

Gianluca partiamo dalla Prima Squadra, la Serie A2, giunta al giro di boa tra girone di andata e girone di ritorno.

 

“Sicuramente la stagione, fino a questo punto, ha regalato più dolori che gioie, ma sapevamo che sarebbe stata un’annata sportiva molto difficile, perché il campionato di A2 è sempre competitivo e pieno zeppo di giocatori di spessore. Noi stiamo comunque portando avanti il nostro progetto di far giocare i nostri giovani con alcuni ‘veterani’, cui abbiamo affidato il compito di ‘trascinare’ la squadra, sia dando l’esempio a livello di comportamento in vasca e fuori, sia lasciando il segno in acqua con prestazioni di spessore, soprattutto nelle partite più delicate, nervose o tirate nel punteggio. La maturazione dei giovani, quindi, rimane la nostra priorità e anche nel girone di ritorno ci concentreremo su quella, chiedendo ai ‘vecchi’ di dare il massimo per la crescita dei loro compagni e cercando ovviamente di far sì che tutto questo possa coincidere con il divertimento dei ragazzi e con la conquista di qualche punto in più in classifica”.

 

Parlando di partite tirate o nervose, contro Camogli ne abbiamo vissuta una particolarmente tesa.

 

“Credo che i problemi emersi nella gara di sabato non siano solo, o non tanto, relativi agli errori arbitrali. I fischietti possono sbagliare, come i giocatori in campo, ma è l’atteggiamento che è emerso nei nostri confronti ad avermi lasciato interdetto. Mi spiego: si parla tanto di far giocare i giovani, di dare loro fiducia e spazio, ma se una delle poche squadre che lo fa non viene minimamente tutelata, anzi vengono create le condizioni per far giocare i più ‘piccoli’ in una atmosfera di aggressività e intimidazione, allora è chiaro che c’è qualcosa che non va per il verso giusto. Dopo l’espulsione di Maitini eravamo in piscina con 6/7 tra Under 17 e Under 20, ma invece di accorgersi di questo aspetto e di tenerlo un minimo in considerazione, gli arbitri hanno fatto passare noi per quelli ‘cattivi’ e ‘violenti’, quando era chiaro che, per lo meno, entrambe le squadre stessero pagando a livello di tensione e nervi scoperti la situazione che si era venuta a creare”.

 

Sabato prossimo un’altra gara ad alto coefficiente di difficoltà, ma al tempo stesso estremamente importante, contro Padova.

 

“Innanzitutto non è mai una partita semplice, come abbiamo visto all’andata, perché Padova è una squadra di tradizione. Inoltre saremo senza Aldo Sussarello, Maitini e Lambruschi, tutti squalificati, mentre abbiamo interrotto il rapporto con Fabio Pederzoli. Nonostante questo, noi scenderemo in acqua agguerriti al massimo e con grande voglia di reagire a questo periodo difficile e di tornare a conquistare punti”.

 

Che girone di ritorno ti aspetti?

 

“Ho visto alcune buone cose durante il girone di andata e credo che i nostri giovani debbano essere pronti per cambiare marcia definitivamente. Anche perché ogni partita, d’ora in poi, diventa importante e serviranno undici prove di carattere e di grande voglia e intensità per conquistare qualche punto in più rispetto al girone di andata”.

 

Passiamo al Settore Giovanile: solo ottime notizie da tutte le categorie!

 

“Non posso far altro che sottoscrivere. Under 15 primi in classifica; Under 17 Regionale, che in realtà sono gli stessi Under 15, primi in classifica dopo aver appena vinto lo scontro diretto in casa di Milano; Under 17 Nazionali primi in classifica; Under 20 primi in classifica con sei punti di vantaggio sulla seconda. Penso non ci sia bisogno di aggiungere altro, se non fare i complimenti a tutti gli allenatori coinvolti, da Alessandro Abaribbi ad Alessandro Bovo, passando da Aldo Sussarello ed Enrico Oliva. Questi risultati, tra l’altro, così come i successi di un giovane come Stefano Guerrato con la AN Brescia, dimostrano che con il lavoro e la dedizione si possono raggiungere traguardi davvero importanti”.

 

Giovani che hanno trovato nella Società AN Brescia – Brescia Waterpolo lo spazio ideale per crescere e maturare.

 

“Sicuramente il matrimonio tra le due realtà, con la relativa creazione di una Società unica, ha portato grandi vantaggi a tutti. Invece di farci una inutile guerra, come capita in molte città, abbiamo capito che era meglio unire le forze e camminare insieme verso obiettivi prestigiosi. Un lavoro a 360°, con il qualche cerchiamo di fornire ai nostri giovani atleti il contesto migliore per diventare grandi praticando lo sport che amano”.

Davide Antonioli