“ABC della pallanuoto”, quinta puntata: la nuotata
Prosegue il nostro viaggio nel mondo dei fondamentali di questo meraviglioso sport, grazie alla rubrica “ABC della Pallanuoto“. Con l’appuntamento di questa settimana analizziamo l’importanza della nuotata nei diversi momenti della partita: sembra banale, ma dato che la pallanuoto è uno sport sviluppatosi sulle basi del nuoto, uno dei movimenti fondamentali è proprio la nuotata, che permette ai giocatori di spostarsi al meglio dentro l’acqua.
LA NUOTATA
La prima cosa importante da dire è che nella pallanuoto spesso si nuota con la testa fuori dall’acqua, con la bracciata molto corta. La prima caratteristica consente di seguire costantemente l’evoluzione del gioco, mentre la seconda facilita il controllo della palla durante la nuotata. A seconda della fase di gioco che si viene a creare vengono usati più stili di nuotata, che posseggono delle caratteristiche atte ad affrontare ogni situazione nel migliore modo possibile.
La nuotata a forbice, detta anche Trudgeon dal nome del suo inventore, è uno stile che viene utilizzato frequentemente nella pallanuoto, viste le potenti accelerazioni che riesce a imprimere alla nuotata. È l’unione di due stili: si effettua una gambata rana ogni bracciata stile libero. Da ciò scaturisce l’andatura a balzi che contraddistingue questo stile. Questa nuotata permette un ottimo galleggiamento, permettendo di conseguenza di mantenere la testa fuori dall’acqua senza problemi, sì da seguire lo svolgimento dell’azione durante il movimento.
La nuotata a bicicletta viene utilizzata per mantenere costantemente il corpo fuori dall’acqua quando si è in posizione verticale. Prende il nome dal movimento che viene effettuato, che ricorda il movimento delle gambe durante la pedalata. Per eseguire tale nuotata bisogna flettere alternativamente le gambe tenendo il piede a martello, spingendo prima verso l’esterno e poi verso il basso.
La nuotata a dorso viene utilizzata per il ritorno in difesa o per la ricezione dei lanci lunghi. Il dorso eseguito nella pallanuoto differisce da quello del nuoto vero e proprio dal piegamento del busto, che è molto più vicino alle ginocchia, quasi ad assumere una posizione per sedersi, così da poter mantenere la testa più alta e di conseguenza avere una miglior visuale di gioco.
Davide Antonioli