Top

A Camogli il colpaccio non riesce, ma che reazione!

In quel di Camogli, sconfitta immeritata per il Brescia Waterpolo: nel quindicesimo turno di A2 maschile, la squadra di Aldo Sussarello cede per 6 a 5 (4-0, 1-1, 1-3, 0-1, i parziali) alla Rari bianconera, uscendo dall’acqua con più di un motivo per recriminare. Già, perché l’impresa di dividere la posta con i forti avversari, era anche riuscita ma, per una più che discutibile decisione arbitrale, il gol siglato da Tommaso Gianazza a circa un minuto dalla sirena finale, è stato annullato; oltre a questo, a far storcere il naso, anche un colpo proibito (un pugno) portato da un giocatore locale, che è stato sanzionato con un’espulsione e non come brutalità. Insomma, molto amaro in bocca per il Bs Wp, soprattutto alla luce di tre tempi giocati alla pari con la seconda forza del campionato.

 

Infatti, se l’inizio del match è stato decisamente sotto tono, sia del punto di vista tecnico che per l’atteggiamento mentale, il resto della gara ha visto Zugni e compagni combattere con grande senso del collettivo e con spunti tattici da squadra esperta e di qualità, in barba a un’età media molto bassa e pure nonostante due assenze di rilievo (Samuel Pietta e Alessandro Balzarini fuori per squalifica). Come anticipato, la solida reazione biancazzurra sortisce anche l’esito sperato ma, a pesare, è stato il parere avverso del direttore di gara che ha ravvisato una scorrettezza nel movimento da boa di Gianazza.

 

«Nel primo tempo – spiega il capitano del Bs Wp, Matteo Zugni – abbiamo difeso male a zona, con una emme poco efficace, e siamo finiti sotto. Poi, ci siamo svegliati passando a un pressing fatto come si deve, che ha messo in crisi l’attacco camoglino. Allo stesso tempo, unendo le forze e tirando fuori la giusta determinazione, abbiamo trovato l’incisività che ci ha permesso di imbastire la rimonta; la nostra progressione ha messo in difficoltà il Camogli ed è un vero peccato tornare senza punti perché il pari l’avevamo raggiunto. Sui due metri, Tommy si è girato molto bene ed ha angolato il tiro, però è arrivato il fischio dell’arbitro: all’inizio abbiamo pensato a un fallo di palla sotto, invece c’è stato spiegato che il movimento per liberarsi era scorretto. Mah. Comunque, teniamo buoni i tre tempi in cui abbiamo messo in difficoltà un team di livello come il Camogli: se continuiamo così, senz’altro, qualcosa di buono salta fuori».