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Nonostante la numerose assenze, lottiamo fino alla fine: Sori passa per 9 a 6

Un Brescia Waterpolo in condizioni da lavori in corso, e con due assenze di rilievo, paga dazio nella terza giornata di A2 maschile: in casa della Rari Nantes Sori, la squadra di Aldo Sussarello cede per 9 a 6 (2-0, 4-1, 1-2, 2-3, i parziali) in conclusione di un match compromesso da un avvio decisamente negativo. Senza capitan Zugni e Samuel Pietta (entrambi fuori causa per motivi di lavoro) e con tre elementi importanti come Tommaso Gianazza, Alessandro Balzarini e Nicola Tononi, a mezzo servizio (i primi due arrivati direttamente alla comunale sorese, dal collegiale di Anzio della nazionale Under 17, Tononi con la mano destra acciaccata per un infortunio), per quasi tutti i primi due tempi il Bs Wp non riesce a ingranare la marcia giusta (complice anche un arbitraggio un po’ penalizzante) e il team genovese non si fa pregare, arrivando sul 6 a 0 poco prima del cambio di panchine.

 

La prima segnatura biancazzurra arriva a un minuto e diciassette secondi dalla fine del secondo periodo, un po’ tardi per provare a rientrare in partita, anche e soprattutto considerando le condizioni non ottimali dell’organico. A quel punto, però, il sette bresciano ha il merito di non scomporsi: un po’ alla volta, i ragazzi di Sussarello ritrovano gioco e convinzione, e la sconfitta diventa molto più onorevole, con il giovane Mario Garozzo autore di cinque reti e miglior marcatore di giornata.

 

«Non siamo riusciti a toglierci completamente di dosso il nervosismo evidenziato sabato scorso – commenta coach Sussarello -, e il Sori ha preso subito il largo. Oltre ai nostri errori, anche la condotta arbitrale c’ha complicato le cose, soprattutto nella prima metà di gara; dal terzo tempo in poi, ci siamo un po’ sbloccati ma, per come eravamo messi oggi, il divario ormai era troppo ampio. Dovendo fare a meno dell’esperienza di Zugni e Pietta, con Tommy Gianazza e Balzarini veramente provati dal raduno con la nazionale, e con Tononi che riusciva a stento a tenere la palla in mano, non so proprio come avremmo potuto risolvere la questione. Probabilmente, l’unica nota positiva della giornata è stato l’ampio utilizzo di chi solitamente ha un minutaggio ridotto».